Un esperimento prova cosa succede quando una busta di plastica viene colpita dalla luce del sole. La ricerca è stata condotta da un gruppo di ricercatori della Woods Hole Oceanographic Institution, tra le più grandi organizzazioni di ricerca oceanografica degli Stati Uniti.

Attraverso dei test specifici su diversi sacchetti di plastica, si è scoperto che la luce solare può arrivare a trasformare i polimeri e gli additivi contenuti nelle materie plastiche in sostanze chimiche poco conosciute e potenzialmente pericolose per la salute degli oceani e per la diversità marina.

Di conseguenza il problema non è solo la microplastica, ma le decine di migliaia di molecole organiche che disciolte in acqua potrebbero essere ancora più nocive della microplastica.

Secondo uno degli autori dello studio, Collin Ward– “è sorprendente pensare che la luce solare possa scomporre la plastica, che è un materiale che in genere contiene alcuni additivi, in decine di migliaia di sostanze che si dissolvono in acqua”. 

Secondo i ricercatori è difficile dire con certezza quali siano esattamente gli effetti di queste sostanze sull’ecosistema marino. “A basse concentrazioni l’impatto potrebbe essere trascurabile, ma il rischio potrebbe aumentare con il proliferarsi dei rifiuti plastici riversati in mare.

Facciamo la differenza

Dal 2018 a oggi sono tantissime le aziende e gli enti impegnati in attività di riduzione del consumo di plastica, che sono stati mappati nel quadro dell’iniziativa “Liberami dalla Plastica”. Il nostro obiettivo è quello di ridurre il più possibile i danni che la plastica arreca all’ambiente e agli oceani.

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