Dallo studio delle proteine, nasce un nuovo materiale simile alla plastica e resistente come la seta di ragno.

Non tutti conosciamo le incredibili proprietà della seta dei ragni. Grazie alla sua struttura molecolare, la ragnatela è un materiale molto resistente ed è composto da migliaia di nanofibrille proteiche, poste l’una affianco all’altra sino a formare un unico filamento.

Con le stesse proprietà della seta di ragno e dallo studio del comportamento delle proteine, un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambrindge scopre un nuovo tipo di materiale, che potrebbe essere un valido sostituto della plastica.

Si tratta si un materiale resistente, compostabile e vegano. Lo studio è stato pubblicato su Nature Communication.

Il professor Tuomas Knowles del dipartimento di chimica Yusuf Hamied di Cambridge che, normalmente svolge ricerche sulle interazioni funzionali delle proteine con la nostra salute ed in particolare con l’Alzheimer, scopre, con grande sorpresa, che le ricerche del suo gruppo di lavoro possono essere utili anche alla tutela del nostro Pianeta.

Come? Gli scienziati hanno realizzato, attraverso l’assemblaggio di proteine ​​vegetali in materiali che imitano la seta a livello molecolare, un materiale molto simile alla plastica, ma compostabile al 100 per cento, ovvero senza un ulteriore passaggio del materiale attraverso un impianto di compostaggio industriale. Inoltre, il materiale, costituito di soli elementi naturali, potrebbe degradarsi in sicurezza in tutti gli ambienti naturali.

Questo nuovo materiale potrà sostituire la plastica in molti prodotti di uso quotidiano, come ad esempio le pastiglie per lavastoviglie e le capsule di detersivo per bucato. La novità di questo materiale, a detta degli scienziati, è che si tratta di un prodotto vegano e non animale, in questo modo non viene utilizzata la “seta di ragno”, nota per le sue proprietà di resistenza.

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